#ANCHEDACASA – TORNEREMO A SORRIDERE
La quarantena
Una parola lontana e straniera
Presto capita,
perché veloci e sfuggenti
i giorni mi sono apparsi
immagini inarrestabili di una pellicola cinematografica.
Poi,
come un’onda che si ritira lasciando la sabbia bagnata,
i giorni rallentano, si arrugginiscono i meccanismi,
il tempo pesante mi appare
l’aria sembra gelare
alla vita la gioia ha voltato le spalle.
L’ umanità sola e spoglia dinanzi ai sui mali.
Disteso sul mio letto
con gli occhi chiusi,
sento infrangersi sui vetri la pioggia,
anche essa esausta
si distende sull’ ardesia ,
per poi scivolare nei cunicoli.
Quel suono, che pare un canto,
risveglia in me
il ricordo di mattini gioiosi.
D’ improvviso ne sento nostalgia,
Come una forza che ti opprime
il cuore…lo stomaco…la mente…ľ anima.
E penso.
Quel tempo che mi scivolava tra le dita,
io inerme e incurante,
lo lasciavo cadere sul pavimento.
Di lì a poco ,
il vento
sarebbe arrivato a spazzarlo via.
Che cosa avrei potuto fare?
Niente o tutto.
Dare valore
agli attimi che il tempo scandiva per me?
E apprezzare ,
quel gesto,
di cui pochi comprendono il senso .
Il suono della campanella,
le lacrime e i segreti rimasti indelebili nei corridoi,
la complicità del compagno di banco,
I rimproveri dei professori,
le risate soffocate.
Rimpianto e mancanza avverto,
momenti che ti rubano un sorriso nei giorni più bui.
Chiudo gli occhi
So che ritorneremo
A sorridere
S M
classe 3^ G enogastronomia